" Il Grillo Ribelle: <strong>L'aria,l'acqua,il sole</strong>

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giovedì, aprile 13, 2006

L'aria,l'acqua,il sole

Oggi,ho avuto una discussione,mi sono infervorata su un argomento semplice e per questo tanto complesso,eppure ero partita calma e logica,la mia era una domanda?no era una costatazione:in questo mondo l'uomo da più importanza al denaro che all'aria che respira ,voglio dire che con mia grande tristezza ma non rassegnazione questo momento storico in cui sono nata è così,siamo al massimo della stupidità umana(spero),una stupidità assurda,nemmeno le mamme con i bambini dovrebbero avere il senso della sopravvivenza della vita ancora p,se no,come potrebbero permettere un simile scempio della natura?i bambini fiorentini,crescono in un aria in cui un vigile urbano non può passare più di 2 ore poi,deve rientrare al comando,per contratto a tutela della sua salute,che dirvi!?sono in piena passione di rabbia e peggio di impotenza eppure sto solo dicendo una cosa vera,al governo in questo momento,stanno giocando con le nostre vite,per una poltrona,dell'aria pulita,dell'acqua libera e della qualità della vita di noi italiani,se ne fregano e quasi direi che fanno bene,visto che li lasciamo far tutto,quando i neuroni dei cervelli ormai saranno tutti bruciati dall'inquinamento avranno un bell'esercito di zombi da controllare.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Il problema è che la maggior-parte delle persone è già zombie. Non solo fisicamente, ma lo è anche mentalmente. La gestione delle risorse è una questione molto delicata, per niente semplice o banale. Aver il potere di gestire l’acqua, l’aria, il cibo, la medicina, vuol dire poter sottomettere ogni individuo al proprio dominio. Qui non si tratta di stabilire il prezzo di questo bene, qui si tratta di aver coscienza di riprendersi il diritto di vivere. La privatizzazione dell’acqua, con conseguente inquinamento delle falde acquifere non gestibili economicamente e il sempre più gigante inquinamento dell’aria, voluto politicamente da quando è nato il liberismo (dottrina politica) e liberalismo (dottrina economica), cioè con la rivoluzione industriale, ha portato problemi sociali gravissimi. Dalla rivoluzione industriale i morti di tumore son cresciuti in maniera esponenziale, son nate malattie connesse, e miriadi di persone, soprattutto lavoratori, hanno avuto problemi fisici rilevanti che hanno portato alcuni di essi alla morte. Le tecnologie, poi, son state utilizzate in tal senso. Ti sei mai chiesta perché in città il numero delle automobili è spaventosamente maggiore rispetto a quello dei piccoli centri? Mi potresti rispondere che in città il numero delle persone è maggiore. Ma questa non è una giustificazione. Perché in posti poco popolati ci sono meno servizi pubblici e meno possibilità di soddisfar dei bisogni (meno mezzi di trasporto pubblici, soprattutto in Italia, meno sanità, meno istruzione, meno negozi) che porta a veicolarsi. In città c’è indubbiamente molta più scelta e possibilità di muoversi anche a piedi, in teoria. Certo, in teoria. Perché in teoria la città dovrebbe esser divisa in zone o quartieri, che fungano da mini-città, realizzate a misura di uomo, visto che è stato l’uomo a realizzarle. Invece no, le città, volutamente, sono costruite a misura di automobile, e l’uomo si sente perso in esse. Non a caso una persona che è nata e cresciuta in un piccolo paese si sente perso in città. Se ci si metton poi i mezzi pubblici ultrascadenti, inaffidabili e malconci ecco lì che ogni individuo, e non nucleo familiare, possiede un mezzo di locomozione privato, causa principale dell’inquinamento ambientale. Mi fermo qui perché avrei innumerevoli altre cose da dire, ma il blog è tuo e io DEVO fare rigorosamente il commentatore. Ma come ti avevo già detto, i tuoi argomenti sono stimolanti e mi ritrovo meravigliosamente in esso. Ti ringrazio per la tua reciprocità e spero che i miei commenti non ti annoino. Un saluto da…astromatto.

21 aprile, 2006 11:40

 
Blogger il grillo ribelle said...

Grazie del tuo lungo commento,direi che sono in accordo,ma con qualche eccezione,la città in cui vivo io che è firenze ,non è assolutamente fatta per le macchine,no!!!!era fatta per carri e piedi e questi stupidi che ci vivono,fanno passare le macchine in posti assurdi,ma smetto perchè stasera son incazzata!ciao e grazie ancora

22 aprile, 2006 00:16

 
Anonymous Anonimo said...

Anch'io vengo da una città storica, anzi direi la più storica di tutte (senza nulla togliere alle altre, per carità):Roma.Ma quello a cui facevo riferimento è il piano urbanistico che queste città hanno.La concezione di spazio che gli impongono di avere.E' inutile, ad esempio (faccio un esempio della mia città), costruire lungo l'autostrada Roma-Fiumicino, interi quartieri se non hanno nessuna comunicazione pubblica ne con Roma ne con Fiumicino.E' inutile costruire cinema e centri commenrciali vicino il raccordo anulare se nessun mezzo di trasporto c'arriva.E' questo che intendevo.Se poi nel perodo antecedente all'industrializzazione le città erano impostate in un certo modo, ora l'impostazione funzionale delle stesse è del tutto sbagliato!Non sei d'accordo? fammi sapere, un salutone da...astromatto!

23 aprile, 2006 13:35

 
Blogger il grillo ribelle said...

ma come faccio a darti torto?a presto e grazie

25 aprile, 2006 09:53

 
Anonymous Anonimo said...

& la prima persona che invito...Ti invito ufficialmente nel mio blog con un nuovissimo tamplete!Ci terrei molto in un tuo giudizio.Grazie e a presto!da...astromatto

29 aprile, 2006 00:13

 

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